Correre... è ciò che faceva il dio Hermes (o Ermete), rappresentato con le ali anche ai piedi, colui che interpreta la volontà divina. Deucalione, dopo il diluvio, vede apparire proprio Hermes che gli chiede cosa vuole dagli dei. Hermes, espressione della volontà divina, corre! Il correre permette di realizzare un legame fra spazio e tempo, nella massima esperienza umana della libertà, almeno fisicamente... si pensi agli atleti, prima ancora che al superamento delle corse umane con quelle motorizzate (dalle esaltazioni della velocità e dell'invenzione dell'automobile, fatte dai futuristi, alle corse della Formula Uno...), o con quelle virtuali (il mud run schecth, la scena accelerata in un film o in una ripresa), e alla simulazione del volo naturale (tanto studiato da Leonardo) con la realizzazione di quello motorizzato tramite gli aerei.
Chi corre è il corridore, ma prima ancora è il corriere...
Questo termine indica ancora, in italiano e in francese soprattutto, gli organi di informazione, i giornali.
Il corriere lega, dando notizie: metaforicamente corre, salta, vola nello spazio e nel tempo, presentandosi periodicamente.
Soprattutto Hermes lega, nella mitologia, il mondo divino con quello umano: conduce le anime dalla terra agli inferi (si pensi al mito di Orfeo, in cui Hermes, per mano, conduce definitivamente negli inferi Euridice). Hermes è anche raffigurato nell'atto di portare un agnello sulle spalle, nelle contaminazioni delle tradizioni classiche con quelle ebraico-cristiane, in una probabile anticipazione del tema del buon pastore (Hermes crioforo).
Proprio a Hermes l'ermeneutica deve il suo nome. Si tratta della scienza dell'interpretazione: cioè è la scienza che corre verso lo spirito che è legato, come un nodo da sciogliere, nella parola. L'ermeneutica manifesta, percorrendo il legame fra spirito e parola, significati nascosti in superficie; scioglie la parola che lega l'espressione libera, spirituale, che la trascende.
Il legame si percorre, tramite l'ermeneutica, da un capo all'altro, proprio come faceva Hermes correndo da un mondo all'altro. Tra ciò che è chiaro, o evidente a tutti, e ciò che è oscuro o celato c'è dunque un legame.
La comunicazione si è sviluppata proprio a partire da questo principio: realizzare il legame con ciò che non è immediatamente visibile, udibile, percettibile, conoscibile... ed ecco un aumento esponenziale dei corrieri, cioè dei legami: tanti sono i fili conduttori, le reti che consentono la comunicazione, che materialmente è permessa dalla cosiddetta rete. Lo stesso blog non è che un legame! Il termine deriva da web-log che, appunto, indica l'ingresso nella rete, cioè in un legame. Un legame che, come faceva Hermes, ci fa correre nello spazio e nel tempo, virtualmente sì... ma pur sempre nella realtà, oltre il mito.