Heidegger parla della differenza ontologica: cioè quella differenza, in base alla quale e per la quale gli enti finiti, che partecipano dell'essere (participio significa prendere parte... all'essere, e non prenderlo ed esprimerlo tutto...), sia pure fra loro legati, non arriveranno mai all'essere stesso, che è infinito.
Questa differenza ontologica è una scissione del legame fra essere ed ente, ma al tempo stesso è un legame: l'unico modo per cogliere l'essere è quello di ritrovarlo, legato in parte, nell'ente e nell'esser-ci (Da-Sein) che è l'uomo stesso, unico ente a vivere, nella sua esistenza, le due dimensioni, quella ontica (che lo lega agli altri enti finiti) e quella ontologica (che lo rende capace di progettare la sua esistenza e anche quella degli altri enti...).
Derrida dice che l'essere stesso è differenza. Parrebbe... il contrario di quel che qui sosteniamo dicendo che l'essere è legame. In realtà, il concetto di differenza presuppone quello di legame, che viene così reciso, tagliato, ma che prima... c'è. Derrida affronta il discorso dal punto di vista linguistico e dice che non c'è in principio la possibilità di recupero, tramite la parola e il linguaggio verbale, dell'essere... Tale legame è reciso. Tuttavia la scrittura, anche per Derrida, consente un accesso all'essere, ma soltanto inteso come differenza e, secondo lui, proprio la scrittura esprime maggiormente questa differenza. Per esprimere meglio il concetto di differenza ontologica, differenziandolo dalla differenza ontica, Derrida parla di differanza (giocando sull'uguale pronuncia che lega le due differenti scritture, in francese, dei significanti cambiandone solo una lettera: différance e différence). Inutile dire che tale differanza è per noi è il legame tagliato prima, come un cordone ombelicale, e poi - per istinto o per ragione - sempre e ovunque cercato.
Concordiamo con Derrida sull'inadeguatezza di ogni parola a esprimere l'essere, ma ritenendo che l'essere sia il legame. Proprio per questa inadeguatezza a esprimere il legame non bastano tutte le parole di questo mondo, non bastano le espressioni concettuali che sulle parole stesse si appoggiano, si legano... Eppure tutto fa riferimento al legame, come anche il termine appena usato (riferimento) si fonda sul concetto di legame. Tutto è un legame... soprattutto, com'è nel caso dell'ente con l'essere, quando il legame è già reciso o spezzato e, proprio per questo, ancor più ricercato.