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lunedì 2 luglio 2007

Capitolo 4

Tutto ha a che fare con il legame?
Parlando informalmente della nostra teoria, qui esposta, agli amici con i quali v'è un indubbio legame affettivo, una domanda ci ha colpito particolarmente: "Di questo passo, tutto ha a che fare col legame. Ma si può sapere che nesso abbia il bidone della spazzatura col legame?".
Oltre l'ironia apprezzabile, che accompagna la domanda, si può rispondere che effettivamente, se il legame è sotteso a ogni concetto, lo è anche a quello di cestino.
Già da alcune correnti di pensiero più inclini all'aristotelismo o al tomismo emerge chiaramente che la sostanza è conoscibile, tramite astrazione, e compresa secondo le categorie e, fra queste, la categoria di relazione permette di spiegare i nessi che si riferiscono alla sostanza stessa. Perciò quello che secondo i sostenitori di tale corrente filosofica è solo una categoria (la relazione), e che quindi va riferita a ciò che è ontologicamente prioritario, cioè la sostanza, secondo noi va inteso in modo diverso. Ossia la sostanza è la relazione stessa, cioè il legame!

Kant dice, nella "Critica della Ragion Pura" , che invece non si può conoscere la sostanza, la cosa in sé (il noumeno); e, tra le forme sintetiche a priori della logica analitica trascendentale, Kant parla delle categorie suddividendole, come a lui piace spesso fare, in quattro: qualità, quantità, modalità e, dulcis in fundo... relazione. La relazione è da noi intesa come legame! E Kant non si limita a ritenere come prioritaria rispetto alla sostanza la categoria della relazione, almeno nella conoscenza possibile del soggetto trascendentale. Ma introduce anche la figura dell'Io-penso, che ha proprio, in vista della conoscenza possibile, una funzione unificante (cioè è un legame) fra le categorie quadripartite. Tuttavia per Kant non sarà possibile conoscere la sostanza. Ciò che rimane conoscibile, alla fine, sono i nessi, la relazione, ossia il legame! E questo discorso è molto vicino alla nostra teoria.

Per rispondere al nostro amico anche sul nesso fra il cestino e il legame, possiamo aggiungere, a chiusura del capitolo, richiamando la finalità stessa del cestino, del bidone o del cassonetto che serve per la raccolta dei rifiuti: questo è un inequivocabile legame.

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